I dubbi di Janet, le spese di Mario e la tassa sulla Coca-Cola

POPWEEK, l’economia di una settimana
10 Giugno 2016 - 14:01

Lo stato dell'economia

Il centro della scena, in questa settimana che sta per terminare, è stato occupato da tre delle banche centrali più importanti, per valuta e bacino economico di riferimento, del mondo: la Federal Reserve negli Usa, la Banca centrale europea e l'omologa britannica Bank of England. Lunedì gli occhi erano puntati sul discorso della presidente della Fed Janet Yellen dalla quale si attendono notizie su quando ci sarà un nuovo rialzo dei tassi d'interesse sul dollaro: ora, quello che è venuto fuori, è che per via dei dati sul lavoro che sono stati piuttosto deludenti – più 38mila posti di lavoro creati a maggio, il dato più basso dal 2010 – si riparlerà di rialzo nei prossimi mesi, forse già a luglio, ma non nella riunione prevista per la prossima settimana.

 

Secondo Marcello Minenna, comunque, sembra sarà una calda estate su tutti i mercati valutari e finanziari perché le decisioni sul dollaro, specie quelle che puntano al rafforzamento della moneta, rischiano di mettere in sofferenza lo yuan cinese e, a catena, le esportazioni europee.

 

Nei pensieri di Yellen, e non solo, però c'è anche il possibile effetto negativo che l'uscita della Gran Bretagna dall'Unione europea potrebbe avere sull'economia globale: in attesa di conoscere il risultato delle urne, lunedì la Bank of England ha annunciato l'attivazione della prima di tre operazioni di finanziamento per garantire liquidità alle banche commerciali in caso di turbolenze monetarie causate dall'esito del referendum. È comunque interessante riflettere sul fatto che i banchieri e i finanzieri britannici spendono oltre 34 milioni di euro all'anno per fare lobbying presso le istituzioni di Bruxelles, come documenta il rapporto “Lobbying for the City of London”.

 

Mercoledì infine, la Bce ha dato il via all'estensione del quantitative easing acquistando, oltre che titoli di Stato, anche obbligazioni di aziende non finanziarie: tra queste, racconta Bloomberg, figurano il colosso mondiale della birra Anheuser-Busch InBev NV, la casa automobilistica Renault e, tra le italiane, Assicurazioni Generali, Telecom, Poste, Terna, Snam e Luxottica, elenca Repubblica.

 

 

Oltre lo specchio

Secondo il report Global Wealth 2016 di Boston Consulting Group, nel 2020, cioè da qui a quattro anni, le donne controlleranno 72,1mila miliardi di dollari di ricchezza. Oggi la quota è di 39,6mila miliardi, pari a circa un terzo della ricchezza mondiale, con un aumento di 5 punti percentuali rispetto ad appena cinque anni fa. In particolare, il tasso di crescita di questo fenomeno è evidente nell'area Asia-Pacifico, dove l'aumento è stato del 13% annuo.

 

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IlSole24Ore dedica uno speciale allo smart working, il lavoro “più intelligente” perché svolto da casa, da un altra sede dell'azienda rispetto a quella in cui si lavora abitualmente oppure direttamente dal cliente. Banche e assicurazioni in primis, stanno sperimentando lo strumento, che piace però anche ad altri comparti, come le telecomunicazioni, il tessile e il calzaturiero. La benedizione dei sindacati c'è, non resta che provare a progredire perché, purtroppo, anche in questo caso l'Italia non è all'avanguardia.

 

 

Bonus track

§ Pronti per la “tassa sulla Coca Cola”? Il 16 giugno il consiglio comunale di Filadelfia voterà una norma che introdurrà una tassa di 1,5 centesimi per oncia sulle bevande gassate. Se la legge passerà, si stima che nelle casse della città entreranno circa 91 milioni all'anno in più che, però, potranno essere utilizzati non solo per iniziative legate alla salute, ma per esempio per fornire servizi di asilo nido o per rinnovare le biblioteche cittadini.

 

§ C'è anche il Comune di Lipari, nelle Eolie, tra i comuni del Mezzogiorno che aderiscono al progetto Sefea Energy, promosso dalla Fondazione Comunità di Messina e Sefea, acronimo che sta per Società europea della finanza etica e alternativa, e l'azienda dell'illuminazione Beghelli. Obiettivo dell'accordo, racconta Altraeconomia, è finanziare la riconversione degli impianti di illuminazione di edifici pubblici e privati con led a basso consumo, coinvolgendo nel progetto cooperative sociali locali e fornitori in grado di garantire una filiera corta.

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